Produttore: Carl Zeiss
Modello: OPMI PRO
Ovvero: vedere meglio per operare meglio. Il dentista, quando lavora su un dente, opera in un campo delle dimensioni di 1cm3 circa. Non solo: il più delle volte deve lavorare solo su una parte del dente e in questo caso il campo di lavoro si riduce ulteriormente (<1mm3). Ora, anche ipotizzando che il vostro dentista abbia una vista eccezionale, diciamo pure ai massimi livelli possibili per l’uomo, pensate che possa lavorare su di voi in maniera sicura e precisa, quando le dimensioni di quello che sta trattando sono di pochi decimi di millimetro? Dopotutto in molti lavori artigianali, come l’oreficeria, o l’orologeria, si utilizzano di routine gli ingranditori. E spesso (almeno nelle speranze delle donne!) le dimensioni di un gioiello sono superiori a quelle delle nostre otturazioni! Eppure, ancor oggi, molti dentisti lavorano ad occhio nudo, quindi con una precisione operativa inferiore a quella del vostro gioielliere (che giustamente lavora sotto ingrandimento). Persino nei laboratori odontotecnici, almeno in quelli che lavorano con un buono standard di qualità, si utilizzano di routine gli ingrandimenti: e, incredibile ma vero, alcuni di questi laboratori collaborano con dentisti che non usano ingrandimenti! Cioè accade il paradosso che sul paziente la precisione operativa sia inferiore al laboratorio! In molti campi della Medicina e della Chirurgia si utilizzano già da tempo i Microscopi Operatori: in Neurochirurgia, in Oculistica, in Otorinolaringoiatria, in Microchirurgia, in Chirurgia Vascolare. Ovviamente, più il campo di lavoro è piccolo, più si trae vantaggio dalla Microscopia. Il dentista opera in un campo di lavoro che, come dimensioni, assomiglia molto a queste discipline. Allora perché in queste discipline mediche si usa sempre il Microscopio e in Odontoiatria lo usa solo una risicata minoranza di dentisti? Per diversi motivi: intanto il paziente è sveglio e si muove, per cui ogni piccolo movimento viene amplificato, complicando l’operatività del medico. Le posizioni di lavoro, per il dentista, cambiano e serve quindi una curva di apprendimento molto lunga, che non tutti i professionisti sono disposti ad intraprendere. Non da ultimo, il Microscopio Operatorio, soprattutto se con zoom e fuoco motorizzati, ha un costo molto elevato, che non si ripaga direttamente (cioè non comporta un sovrapprezzo per il paziente). È un investimento che, per lo Studio, si ripaga solo a lungo termine, grazie alla qualità dei lavori eseguiti e col passaparola dei pazienti, che ne comprendono il valore. A differenza di molte altre attrezzature, di cui uno Studio può essere dotato, il Microscopio Operatorio è forse quella più caratterizzante e non comune, perché unisce la tecnologia (poter disporre) alle capacità dell’operatore (saper usare), andando così a costituire vero “valore aggiunto”.